Patologie subacquee

La medicina iperbarica nasce come assistenza alle attività subacquee, prima lavorative e poi ludico-sportive. Andare sott’acqua espone al rischio di patologie per le quali la ricompressione in camera iperbarica respirando ossigeno si rivela essenziale sia inizialmente per l’intervento di primo soccorso, sia nelle fasi successive per stabilizzare e migliorare i risultati ottenuti.

Le patologie subacquee possono essere di diversa natura e comprendere quelle cosiddette da barotrauma ovvero a causa della differenza di pressione e quelle che derivano dal disciogliersi dei gas all’interno del sangue e dal loro repentino ritornare in fase gassosa ovunque essi si trovino se non vengono rispettate le norme di sicurezza, in particolare la velocità di risalita e le tappe di decompressione. Se questo è evidente nelle immersioni di tipo ricreativo risulta un po’ meno chiaro in immersioni professionali dove le tabelle vengono rigorosamente rispettate anche a causa di responsabilità non soltanto dei subacquei ma del team di supporto. Questo ha fatto comprendere che vi sono delle variabili interindividuali ma anche intra individuali che devono essere tenute presenti.

Qualunque sia l’origine del problema la ricompressione in camera iperbarica prevede una pressurizzazione a 18 metri per il tempo necessario a valutare la reazione dell’organismo alla respirazione di ossigeno puro. Questo tempo solitamente è di 20 – 60 minuti. Al termine di questa fase si decide quale tabella utilizzare in funzione sia della clinica originaria sia della reazione del paziente. Una volta trattata la fase acuta, solitamente nei centri ospedalieri o nei centri privati che operano nell’emergenza, il paziente affetto da patologia relative alla subacquea dovrà poi essere trattato per diverse sedute per consolidare e migliorare il risultato ottenuto.

 

Idoneità all’attività subacquea professionale e sportiva

Nella valutazione di un subacqueo, rispetto a quella di altre attività sportive, vanno considerate in maniera particolare alcune condizioni cliniche. Nella storia clinica, ad esempio, si dovrà porre attenzione agli apparati più interessati alle variazioni ambientali quali l’apparato ORL, respiratorio e cardiovascolare, non dimenticando lo stato psicologico del subacqueo. Nella storia sportiva alcuni aspetti vanno indagati per poter meglio correlare le condizioni del soggetto con la sua specifica attività:

tipo di brevetto e scuola di addestramento
tipo, numero e frequenza delle immersioni
profondità abilitata e raggiunta
precedenti incidenti o problemi

 

Per prevenire e limitare i rischi ricordiamo i principi fondamentali dell’immersione subacquea, specie in presenza di quelle patologie, a vo!te anche modeste, che permettono una vita normale, ma che vanno attentamente valutate prima di intraprendere uno sport in ambiente straordinario come l’attività subacquea.

visita medica preventiva e periodica
adeguata preparazione psico-fisica (conoscere e dosare i propri limiti personali, addestramento alle tecniche di immersione)
organizzazione accurata (attrezzatura, protezione dal freddo, assetto, tipo e modalità di compensazione, preparazione al primo soccorso)
costante controllo (in coppia con compagno di pari forza e preparazione, barca appoggio)

Limitando i rischi, già molto esigui dell’attività subacquea, potremo godere in tranquillità di questa attività affascinante.

Il Medico specialista in medicina subacquea, oltre ad una attenta valutazione dell’idoneità, saprà darvi tutti i consigli per godere al massimo della subacquea in sicurezza.

Per ultriori informazioni consulta il sito della Società Svizzera di Medicina Subacquea e Iperbarica – www.suhms.org

Published On: 13/07/2021Categories: Approfondimenti